Ciao a tutti vi ricordate di noi e dove eravamo rimasti? Certo che ricordate, ai saluti dalla Discovery! E’ passato un bel pò di tempo da allora ma dobbiamo concludere il viaggio quindi accomodatevi e godetevi questo ultima tappa!
13 febbraio 2019 sbarchiamo dalla Discovery ma il volo militare del rientro partirà dalle Falkland il 15 febbraio, che fare il 14 febbraio? Cecilia ed io non abbiamo alcun dubbio e prenotiamo con i colleghi fotografi il tour per andare a Volunteer Point una penisola a due ore e mezzo di strada da Stanley, la maggior parte del viaggio tra campi e dune, dove ci sono le colonie di tre tipi di pinguini. E’ stata una giornata fantastica, ventosa, emozionante, migliaia di pinguini: King pinguin, Magellano pinguin e Gentoo pinguin, ognuno in una parte dello spazio, ognuno con modi diversi di vivere, ma pienamente integrati nel territorio e tra di loro (abbiamo ancora molto da imparare dal mondo animale!). Una giornata davvero unica, una giornata che ci rimarrà impressa per sempre perché scritta con inchiostro indelebile nella nostra memoria! Ecco una minima parte delle foto che abbiamo fatto!

King pinguins








Il 15 febbraio sveglia all’alba e tutti pronti per tornare a casa, ultimo sguardo al porto dove la Discovery si sta preparando per una nuova spedizione, accogliendo i nuovi ricercatori, uno sguardo al gruppo di case che fa di Stanley la capitale, tutti con i tetti colorati, un ultimo saluto al mare… e poi eccoci sull’aereo volo lunghissimo (18 ore) con scalo tecnico nella notte a Capo verde, infine si arriva nella grigia Inghilterra, nebbiolina, pioggerella una tristezza tremenda, noi abbiamo il volo di rientro a Roma il giorno successivo e così con tanta pazienza aspettiamo un taxi, che arriva dopo un tempo infinito, arriviamo in albergo chiediamo se è possibile prenotare un taxi per il giorno successivo per arrivare alla fermata degli autobus, e ci rispondono che non ci sono problemi, pranziamo… e capiamo che sono proprio gli inglesi che mangiano male… anche se non molto speziato mangiano sempre con una quantità di salse davvero fastidiose. Dopo pranzo ci avventuriamo in una passeggiata e ci perdiamo… ormai all’imbrunire riusciamo a prendere un taxi per farci riportare in albergo e il tassista capisce un altro albergo, per farla breve dopo 20 minuti capiamo il malinteso cerchiamo di fargli capire che non ci ha portato nell’albergo giusto, ma lui il nostro non lo conosce… e così tra diverse telefonate e spiegazioni esauste a sera inoltrata arriviamo in albergo, in tutto questo il tassametro camminava e noi non sapevamo come avremmo potuto pagarlo in quanto ormai le sterline erano agli sgoccioli, sta di fatto che una volta arrivate abbiamo pagato la metà della corsa, anche perché non era proprio tutta colpa nostra!
La mattina dopo, quando siamo pronte per partire chiediamo di chiamare un taxi e dopo una serie interminabile di chiamate la signora dell’albergo ci annuncia che di domenica in zona non c’è nessun taxi operativo, avendo lavorato tutta la notte! SCONFORTO!!! Che facciamo? Mentre cerchiamo di capire cosa fare e trovare una soluzione, una coppia presente in albergo per il fine settimana, secondo noi, impietositasi dal nostro affranto si offre di darci un passaggio alla fermata degli autobus. Saremo grati a loro per sempre per questo semplice gesto che ha risolto un problema che sembrava senza soluzione! E così arriviamo all’aeroporto e da lì finalmente a Fiumicino!!! Ad attenderci un comitato di accoglienza, abbracci, baci tante emozioni!!!
Siamo tornate ormai da oltre un mese, abbiamo ripreso la vita di tutti i giorni, le corse, gli impegni, le responsabilità, ma la cosa meravigliosa è che ogni tanto mi fermo e apro uno scrigno raro che è depositato in me, e aprendolo risento i suoni, rivedo i colori, riassaporo e rivivo ogni cosa. E’ uno scrigno prezioso, uno scrigno ingombrante, uno scrigno tutto mio che mi ha permesso di superare i primi giorni del rientro, quando facevo fatica a ritrovare la mia dimensione, uno scrigno che apro con cautela e con affetto e una volta aperto torno ad ondeggiare e a liberare l’anima e i pensieri!
Finisce qui la “polar adventures” di Flavia e Cecilia, come vedete ci ho messo più di un mese per scrivere questa ultima pagina e vi assicuro non è stato facile, chi ci conosce e ci ha seguite in tutto questo tempo può facilmente immaginare il perché!
A sinistra verde le Falkland a destra bianca South Georgia A sinistra South Georgia a destra isole Sandwich australi
Anche se ormai ti ho qui in carne ed ossa devo dire che i tuoi resoconti mi sono davvero mancati. Grazie per tutto quello che hai scritto e che mi hai fatto vivere.
PS: tienitelo da conto il tuo scrigno, ha un valore inestimabile
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Amica cara, quello che in navigazione era naturale aver del tempo per scrivere, qui me lo sono dovuto quasi imporre! Ma appena ho iniziato tutto mi è tornato alla mente come se lo avessi vissuto ieri o poco più, in parte anche a me mi manca quella speciale alchimia che si crea nel raccontare il vissuto sapendo che ci sono persone vicine e lontane che ti leggono e ti rimandano parte di quella magia. Negli scrigni ci sono i tesori, ognuno ne ha uno, dobbiamo solo riempirlo di cose belle e aprirlo con moderazione!!!! eheheheeheh
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adesso devi pensare al prossimo viaggio e io voglio esserci!!!
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ok…allora dobbiamo impegnarci!!!
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Benrientrate bellissime scienziate!! a presto rivederci 🙂
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Grazie ben trovata!!! a presto
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Ciao Flavia mi hai colto di sorpresa, questa mattina ho guardato per caso la posta e ho trovato questa mail “polare”. Molto bella e piena di emozioni che sono parte della tua vita e anche un po’ della mia. Grazie 😊
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Grazie Patrizia, amo le sorprese e mi mancava scrivere!
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