Chissà se mai ritroveremo le persone che hanno condiviso con noi questo viaggio, per 50 giorni condividi tutto e poi: “ciao, see you, have a good luck, nos vemos”, e si vola via… ognuno alla propria vita quella reale, questa è stata una parentesi di tempo, ecco allora una breve presentazione semi seria del nostro gruppo!

La capogruppo Sophie (biologa, inglese), specializzata in bio acustica, molto convinta del suo ruolo di capo, sempre presente ad ogni ora e in qualsiasi situazione. Una parlantina molto veloce che mi i primi giorni abbiamo faticato a comprendere ma poi
abbiamo superato anche questo ostacolo !

Gabi (Gabriele, ecologa marina, tedesca,) una persona eccezionale, sempre premurosa, disponibile allegra, una vera forza della natura, amante del buon vino.

Clara, napoletana trapiantata a Cambridge, una pazza scatenata intelligente, vulcanica, trascinatrice, solare, solo il mare molto mosso la stendeva, biologa marina coordinatrice e supervisor degli studenti presenti in nave.
Dan Bjorg
Bjorg (Norvegese) insieme a Dan (Inglese) sono gli ingegneri del gruppo, quelli che si occupavano dei sensori e di venire in aiuto a chiunque avesse necessità di aggiustare qualcosa, dal frigorifero al nostro sistema di ultrafiltrazione.

Alejandro lo potete immaginare da soli è lo spagnolo del gruppo, simpatico, chiacchierone, oceanografico, specializzato in bio acustica, sta mettendo a punto un algoritmo per eliminare i dati errati rilevati dalle sonde, una bella testa.

Kirstie (dottoranda, biologa, inglese) di una simpatia travolgente, molto espansiva, paziente nel parlare piano con noi lei è la “microplastic women”, una sera ci ha fatto morire dal ridere perché aveva scoperto il suo primo capello bianco, beata gioventù, io sarei felice di trovarne uno non bianco ehehehehe!!!

Franki (dottoranda, biologa, inglese) dolcissima custode amorevole delle uova di krill, sempre in pantaloncini, anche sotto zero, nei locali interni con le infradito, il giorno che l’abbiamo vista con calzini e le scarpe ci ha comunicato che si sentiva malata, ma è durato solo un giorno, che fenomeno!
Angelika (dottoranda, biologa, polacca) studia le “salpe” e il loro mutamento in relazione ai cambiamenti climatici, molto sensuale, molto ginnica. Organizzava sedute di ginnastica nell’hangar e molte tranne la sottoscritta partecipavano!


Luise (dottoranda, biologa, inglese) molto english, molto principessina, poco incline ai momenti relazionali, la si vedeva solo a pranzo e cena, passava le sue ore di lavoro al microscopio, studia i copepodi; poi una breve seduta in palestra e poi in cabina, direi non molto socievole o forse molto timida!

Emily (dottoranda, biologa, scozzese) con un tono di voce così basso che io con il mio scarso udito in tutto il viaggio ho sentito e capito solo “good morning” e “see you later”, anche lei accudiva le uova e aspettava che si schiudessero variando alcuni parametri.

Emma (dottoranda, biologa, scozzese) un tipino elettrico sempre di corsa o meglio con un passo veloce simil corsa, lei è la genetista del fitoplancton!
Euan (dottorando, biologo, inglese) molto riservato, timido ma quando ci parli molto dolce e disponibile, più di una volta in laboratorio ci ha dato una mano, molto fatica capirlo in quanto parla con un accento particolare.

Alysa (data manager, inglese) una ragazza molto dolce, che abbiamo faticato molto a capirla, all’inizio andavamo ad interpretazione! Un giorno che le ho segnalato una balena che è riuscita a riprendere con la sua camera mi ha abbracciata per ringraziarmi, very sweet!!!
Luise, Emily, Emma. Alysa, Euan
Megan (dottoranda, biologa, metà inglese metà danese) molto accomodante con tutti, molto gentile e a dispetto dell’aspetto molto nordico una persona molto di compagnia aperta ed espansiva!


Jon il nostro uomo CTD colui che manovra lo strumento per la raccolta del nostri campioni, una persona piacevolissima, di un umorismo molto english!
Nik uno dei due tecnici dei computer o meglio della rete (poca e discontinua!) un po’ nerd un po’ pancabestia, ma molto simpatico quando ha incominciato a parlare e stare con noi!
Nik, Franki, Megan
Phil il nostro dottore che con la sua impostazione da “marines” era la nostra sicurezza. Il grey’s anatomy della Discovery, soprannominato l’uomo snack perché aveva sempre in mano una coca cola con patatine o cioccolata.
Alysa e Phil
Brian, il macchinista di colore, il gigante buono, lo si incontrava a tutte le ore nella “gym room” perché un po’ fissato con l’aspetto fisico e sempre gentile e sorridente. Steve, tecnico specializzato nelle manovre per calare in mare la strumentazione, un po’ giocherellone che cercava sempre anche nei momenti più difficili di sdrammatizzare con qualche battuta. Aveva preso a cuore la sfida di Cecilia con il puzzle, subito pronto a consolarla dopo la disfatta dei pezzi caduti a seguito della tempesta.


Flavia (descritta da Cecilia) che dire, dopo questa esperienza insieme posso definirla il grande Iceberg!! Non per la sua freddezza ma per la caratteristica tipica dell’iceberg, dove il 10% è solo quello che si vede ma il 90% è tutto il resto. Capace di non abbattersi mai, in continua evoluzione con se stessa e con i propri limiti, sempre presente ma discreta, ironica, e complice.
Cecilia (descritta da Flavia) compagna di viaggio fantastica, per fortuna che c’era lei a condividere le risate (il primo giorno ci si è allagato il bagno, potete immaginare la scenetta!), le cadute e il mio mal di mare (prima delle miracolose pastiglie!). L’ho vista per la prima volta diversa da come la conosco, oramai sono 14 anni! L’ho osservata in tutta la sua fragilità che nella vita di tutti i giorni maschera molto bene palesandosi come una “wonder woman”. Un’estrema fragilità che si manifestava nella ricerca a volte spasmodica del contatto con il mondo lasciato a casa, nel non staccarsi mai dal suo cellulare, cordone ombelicale del suo esistere: a tavola, in palestra, mentre guardiamo il film, in laboratorio;
Nell’abbozzolarsi nel letto e passare così i primi pomeriggi perchè senza nulla da fare si deprimeva. Lei che si riempie la vita di mille impegni, per la paura del vuoto, del nulla, dell’ozio! Confinata qui ha dovuto fare uno sforzo enorme (non sempre riuscito) per cercare di adeguarsi, ha cercato con tutte le sue energie di continuare a lavorare come se fosse a Roma, mediante collegamenti skype a volte davvero comici! Argomentandomi che lo faceva per coloro che dovevano fare da soli il lavoro che avrebbero dovuto fare insieme se non fosse partita! La capacità di accollarsi pesi che potrebbe tranquillamente ignorare, o semplicemente declinare ad altri, un misto di estremo senso di responsabilità e di una sana voglia di protagonismo! Il tormentarsi i capelli in continuazione e cercare di erodere le unghie, raramente rilassata! Le sue frasi più ricorrenti sono state: “non c’è rete!” “Uffa! Uffaaa! Uffaaaaa!” “Non ce la farò mai a fare quello che devo!” “Quando torno sarò una disadattata!” Ma ora più che mai una grande amica, sincera, caciarona, sempre al mio fianco, sempre in mio aiuto quando non capivo quello che mi veniva detto, che ho visto per la prima volta senza trucco sia fisico che mentale, senza difese, e in questo essere confinate qui più VERA!

Un’esperienza non solo scientifica ma molto umana, credo sia servita per vedere oltre le apparenze. Bellissima 😊😊
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si proprio così!
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Bene Flavia direi che il Diario di Bordo è completo, ora tocca a te scrivere un bel libro hai tutto il materiale: il titolo, i capitoli, le immagini, gli attori….. che pur non conoscendo dalle le vostre dettagliate descrizioni sembra di averli sempre conosciuti!!!! Che squadra multietnica…
Dai che ci vuole a scrivere hai tutto pronto manca solo l’editore, per quello ci facciamo aiutare da “caffè corretto”….BRAVISSIME A PRESTO.
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Grazie cara, troppo buona! un caro saluto da entrambe
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Concordo sulla pubblicazione del blog. Siete state bravissime a farci sognare e vivere a distanza la vostra missione avventurosa. Buon rientro!
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Grazie Maria, grazie di cuore!
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Bel gruppo direi, multietnico e multi caratteriale, sicuramente la tua “vulcanità” avrà conquistato tutti.
Antonella Pal ❤️
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Bel gruppo, la mia vulcanicità non si è espressa al meglio in inglese!
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er mejo de tutti il dottore sembra Freddie Mercury…..
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Comunque nessuno all’altezza di John Taylor!
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con questa risposta ti sei conquistata una cena…anzi due…
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Flavia, di mia sorella non potevi fare miglior descrizione ….non e’ riuscita a fregarti eh 😉
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No, l’ho “sgamata” dopo pochi giorni!!! da sperimentatore l’osservazione è essenziale!!! eheheeh
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