Ernest Shackleton


Cercasi equipaggio per viaggio pericoloso: paga misera, freddo intenso, lunghi mesi di oscurità totale e ritorno non garantito.” Questo era l’annuncio sul giornale per reclutare l’equipaggio dell’Endurance.

A due passi dai resti degli impianti balenieri c’è un piccolo cimitero, il luogo di riposo di lavoratori. Una tomba è di particolare interesse per gli ammiratori dei famosi personaggi dell’età eroica dell’esplorazione antartica: quella di Ernest Shackleton, famoso esploratore britannico. E qui mettetevi comodi perché il racconto è un po’ lungo ma visto che probabilmente da domani avremo molto meno tempo da dedicare al blog, in quanto stiamo per levare gli ormeggi e quindi da domani notte si riprenderà a lavorare a ritmo serrato!!!  Comunque la storia che ci accingiamo a raccontarvi per noi è molto avvincente, abbiamo recuperato le notizie che vi riportiamo dalla visita al museo, da  alcuni libri della biblioteca nella Discovery e un pò da internet quando riusciamo ad avere il collegamento! (non si smette mai di studiare!!!)

A noi ci sembra molto calzante questa frase: A egregie cose  il forte animo accendono l’ urne de’ forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta. (Ugo Foscolo, Dei Sepolcri)

PRIMA PARTE

E. H. Shackleton

Shackleton aveva l’ambizione di conquistare un traguardo mai raggiunto: l’attraversamento a piedi dell’Antartide. La spedizione messa in piedi da Shackleton era molto ambiziosa. Oltre alla traversata coast to coast dell’Antartide – già complesso da definire in quanto non vi era ancora una carta dei confini terrestri del polo Sud – egli intendeva trovare la risposta a numerose questioni scientifiche sul continente, (e dopo un secolo siamo ancora qui a farlo!); per questo imbarcò con sé un biologo, un geologo, un fisico e un meteorologo. Secondo i piani di Shackleton, l’Endurance (la nave allestita per il grande viaggio) sarebbe dovuta attraccare sul mare di Weddel: una volta sbarcati, gli uomini avrebbero dovuto raggiungere la base di arrivo sul mare di Ross in cinque mesi utilizzando slitte trainate dai 100 cani presi a bordo. L’Endurance, che trasportava 28 uomini tra esploratori ed equipaggio, salpò dall’Inghilterra il 1° agosto 1914,

Equipaggio Endurance

appena tre giorni prima della dichiarazione di guerra: una volta appreso che la Royal Navy non aveva bisogno degli uomini né della nave, (Winston Churchill, allora First Lord of the Admiralty, gli ordinò di proseguire il viaggio, in quanto l’impresa avrebbe reso grande l’Inghilterra). Shackleton proseguì la sua missione verso Sud. Il 5 Dicembre del 1914 la nave Endurance, con Shackleton e il suo equipaggio a bordo, salpò da Grytviken per i mari del profondo sud. Il 10 gennaio, l’Endurance arrivò nel mare di Weddel dove iniziarono i primi problemi. L’estate antartica era stranamente troppo fredda: sia il pack che gli iceberg bloccavano la navigazione verso sud, costringendo l’equipaggio a continui cambi di rotta per avvicinarsi al punto di inizio della missione di terra. La situazione si aggravò ulteriormente il 19 gennaio, quando attorno alla Endurance si strinse la morsa dei ghiacci antartici. A nulla valsero i tentativi da parte dell’equipaggio di rompere il ghiaccio e guadagnare il mare aperto: la nave era intrappolata in un pack “come una nocciolina in una tavoletta di cioccolata” che andava inesorabilmente alla deriva verso nord ovest per più di 1000 miglia nautiche.

Endurance intrappolata nel pack

La radio di bordo a quella latitudine era inutilizzabile, nessun’altro, tranne l’equipaggio, era quindi a conoscenza del grave pericolo che incombeva sulla spedizione. Shackleton decise quindi di attrezzare la nave per poter svernare in quelle situazioni, sperando nel disgelo della successiva primavera. Dopo 9 mesi di convivenza con le terribili pressioni del ghiaccio, il 27 ottobre la nave dovette essere abbandonata per motivi di sicurezza: sbarcate le strumentazioni, le provviste e i cani – che nel frattempo si erano ridotti del 50% a causa di una malattia per la quale non avevano medicine – gli uomini allestirono un campo attorno all’Endurance (Dump Camp); un mese dopo, il 21 novembre, la nave fu completamente distrutta dalla pressione del ghiaccio e poco dopo affondò.

to be continued…

8 pensieri riguardo “Ernest Shackleton

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